Coronavirus, Campania: ipotesi zona rossa Napoli e Caserta mentre calano i contagi come i tamponi effettuati
Si attende la decisione del destino della Campania. Fu già una sorpresa la settimana scorsa quando la regione fu inserita in zona gialla con il presidente della giunta De Luca e il sindaco di Napoli De Magistris che si aspettavano almeno la zona arancione.
Tra le ipotesi più accreditate è che in queste ore il Ministero della Sanità possa decidere che le sole province di Napoli e Caserta entrino nella zona rossa, portando nell’arancione il resto della regione se non addirittura lasciarla in giallo.
Ipotesi questa ben voluta da alcuni sindaci come Clemente Mastella, primo cittadino Benevento che da giorni su Facebook non risparmia critiche e frecciatine neanche tanto implicite verso Napoli, sottolineando la differenza tra le due città con maggiori assembramenti nel capoluogo di regione.
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Coronavirus, Campania: alcuni Comuni sono già in zona rossa
I dati regionali da poco pubblicati registrano 1276 nuovi positivi su 14.290 tamponi. Il numero di nuovi casi è quindi più basso rispetto a ieri ma sono anche stati fatti 1503 tamponi in meno. La stragrande maggioranza è asintomatica: su 1276, 2.304 non presentano alcun sintomo.
Da valutare però tutti i famosi ventuno parametri in base ai quali una regione o un territorio entra in una determinata fascia emergenziale. Alcuni comuni campani sono già in zona rossa. Arzano, in provincia di Napoli, lo è ormai da settimane come i centri di Marcianise e Orta di Atella, nel Casertano.
Da oggi anche il piccolo comune irpino di Lauro è zona rossa. Il sindaco Antonio Bossone con un’ordinanza ha anticipato ogni decisione del Ministero, vietando lo spostamento dal comune salvo per le note e ovvie ragioni.
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