Il Laboratorio di Avellino ha fatto il miracolo, il test molecolare del centro privato del Dottor Taccone ha sentenziato che tutto il gruppo squadra della Lazio è negativo al coronavirus Covid-19, pertanto i tamponi della struttura pubblica di eccellenza, il Campus Biomedico di Roma, vanno a farsi benedire e perdono immediatamente di valore, ma la polemica non si placa tanto da costringere ad intervenire direttamente il presidente dei biancocelesti Claudio Lotito il quale fornisce una spiegazione che tira in ballo vagina, UEFA ed esame universitario di virologia. Vediamo il dettaglio.
Partiamo dai fatti, dopo la bufera di ieri pomeriggio che aveva escluso Immobile, Strakosha e Lucas Leiva del match contro la Juventus, in programma domenica 8 novembre allo Stadio Olimpico, i risultati del test molecolare svolti in tutta fretta con il laboratorio di fiducia della Lazio di Avellino hanno riportato il sereno. I giocatori sono a disposizione. Come detto sono tutti negativi.
Ma i guai della Lazio non sembrano essere finiti. C’è ancora da spiegare perché la Scarpa d’oro della scorsa stagione è sceso in campo con il Torino il 1 novembre e si è regolarmente allenato il 3 a Formello quando per la UEFA in due diverse occasioni era risultato positivo, il 28 ottobre e il 4 novembre. Lo deciderà la Procura federale della FIGC e in caso la magistratura ordinaria. C’è poi da sanare il danno di immagine e su quello Lotito è già in battaglia.
Prova ne sia la breva intervista concessa all’edizione oggi in edicola de “La Repubblica” nella quale mette in campo il suo punto di vista. Ecco cosa ha detto il presidente della Lazio.
I batteri della vagina: “Ma che vuol dire positivo? Positivo vuol dire contagioso, no?”, ricordiamo che il centravanti della Lazio Immobile è risultato positivo ad uno tre geni che evidenziano il coronavirus, il gene N. “Anche nella vagina delle donne ci sono i batteri – sentenzia Lotito – ma mica tutti sono patogeni”. Anche se va detto che batteri e virus sono due cose differenti.
Avellino: i tamponi “ho chiesto di poterli effettuare allo Spallanzani – spiega Lotito a Repubblica – ma mi hanno detto di no”. Scartato il Campus Biomedico per motivi di opportunità Lotito ha scelto il centro Taccone di Avellino. Il centro del figlio dell’ex presidente dell’Avellino, grande amico di Lotito, è lo stesso utilizzato dalla Salernitana, società di Serie B di cui il presidente della Lazio detiene il pacchetto di maggioranza.
Il caso Immobile: “Non lo so se si è allenato non c’ero” afferma con un pizzico di reticenza Lotito. “Con il Torino era negativo poteva giocare” mentre con lo Zenit “La Commissione che doveva valutare non ha risposto in tempo”.
La chiosa è una summa del Lotito pensiero, un pensiero che è “contro” la “virologia imperante”. “Quando ho fatto medicina io – ricordiamo che il presidente della Lazio è laureato in Pedagogia – virologia era un esame complementare di 200 pagine del secondo anno. Mo’ non lo so”. E anche i virologi sono sistemati.
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