Napoli, omicidio a San Pietro a Patierno: muore a 24 anni Benvenuto Gallo

Napoli, omicidio nella notte: muore a 24 anni Benvenuto Gallo

Omicidio Napoli Benvenuto Gallo

Un grave fatto di cronaca è occorso, nella notte tra il 5 e il 6 novembre a Napoli, dove in un quartiere della periferia nordorientale della città e precisamente a San Pietro a Patierno è stato commesso un omicidio di chiaro stampo camorristico, a perdere la vita un giovane di 24 anni, Benvenuto Gallo colpito alla nuca da un colpo di pistola sparato da distanza ravvicinata. I fatti.

Un colpo di pistola alla nuca

Sono le 4 del mattino quando al pronto soccorso dell’ospedale Antonio Cardarelli viene portato un ragazzo di 24 anni. Sulla nuca ha un foro di proiettile. Le operazioni dei sanitari sono veloci e disperate ma non sortiscono effetto. Il ragazzo, Benvenuto Gallo, già noto alle forze dell’ordine come gestore della piazza di spaccio di via Paternum e via Casoria, sempre nel quartiere confinante con Secondigliano ed il comune di Casavatore, muore sul lettino del pronto soccorso.

Le indagini dei Carabinieri

L’omicidio, secondo le prime ricostruzioni della Compagnia Stella dei Carabinieri di Napoli, sarebbe avvenuto all’altezza del civico numero 30 di Via Comunale della Luce, come detto, zona San Pietro a Patierno. In quel luogo, dai riscontri, sono stati segnalati, alla stessa ora del presunto omicidio, colpi di arma da fuoco e al tempo stesso sono state rinvenute tracce di sangue. Da cronisti locali apprendiamo che, con ogni probabilità, si tratta di un regolamento di conti tra bande rivali per il controllo della purtroppo fruttuosa piazza di spaccio di Via Paternum.

Omicidio a Napoli, i precedenti di Benvenuto Gallo

La vittima, Benvenuto Gallo, era stato arrestato nel settembre del 2017 dagli agenti della Polizia di Stato, colto in flagranza di reato nell’atto di gestire lo spaccio di 47 dosi complessive di marijuana, hashish e cocaina. Gallo, 21enne ai tempi dell’arresto, era stato processato per direttissima ma, vista la giovane età e la mancanza di precedenti penali, se l’era cavata con poco ed era stato rimesso in libertà praticamente subito. Il fatto non lo aveva distolto dall’attività criminale, attività che probabilmente è la causa della sua tragica morte.

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