Coronavirus, le parole dell’attore Massimo Lopez contro il governo sulla chiusura dei teatri e cinema: “Così si rovinano le famiglie”.
Dopo la convalescenza e la quarantena legate al Coronavirus, il 68enne attore comico Massimo Lopez oggi torna in televisione a “Oggi è un altro giorno”, il programma condotto da Serena Bortone su Raiuno. Nel corso della trasmissione, probabilmente toccherà diversi temi a lui molto cari, tra cui quello della crisi del mondo dello spettacolo, probabilmente uno dei settori che più sta pagando il dazio della pandemia di Coronavirus. Ai microfoni di Mariù Adamo in un’intervista realizzata per Mattina 9, il morning show in onda su Canale 9 – 7 Gold, aveva già lanciato un duro j’accuse.
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Le dure parole di Massimo Lopez contro il governo sul Coronavirus
Queste le parole di Massimo Lopez: “Mi piacerebbe che il paese non morisse di fame e che si facesse grande attenzione ma con una logica: vedo scene da metropolitane e treni superaffollati, come si fa a pensare di stare uno addosso all’altro e intanto chiudere luoghi dove ci sono precauzioni e molta attenzione?”. L’attore aveva sottolineato quindi: “I teatri hanno preso delle misure di grande attenzione: da quando hanno riaperto lo scorso giugno non ci sono stati contagi. Hanno preso misure per mantenere le persone a distanza, hanno fatto sanificazioni”.
Stessi concetti emersi in una precedente intervista a ‘Libero Quotidiano’: “I teatri, lo dicono i dati, sono i luoghi più sicuri: sanificazioni, controlli, scaglionamenti. Di contro, vedo nelle scuole i bambini distanziati, ma fuori ci sono folle, macchine intasate, uno sull’altro. Sono scelte strane”. In conclusione, l’attore sembra preferire un lockdown totale ma non eccessivamente lungo: “Secondo me o si chiude tutto quindici giorni o chiudere un ‘pochino’ mi sembra inutile. Credo che più o meno siamo tutti portatori. Ci sono persone che hanno la febbre e non lo dichiarano, negazionisti… I primi che dobbiamo agire siamo noi”.
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