Dieci ambulanze in fila, fotografate a sirene spente, in attesa di rientrare negli ospedali di Torino. L’immagine diventa virale in poche ore.
Una foto che ritrae una coda di dieci ambulanze pronte ad entrare nel nuovo centro Covid dell’ospedale di Tortona ha fatto velocemente il giro del web. I mezzi sono partiti dall’ospedale Mauriziano di Torino, arrivato al limite dei posti letto, per trasferire alcuni pazienti.
Un’immagine emblematica, che fa tornare il mente il periodo più buio dell’emergenza Coronavirus. A fotografare la scena ieri notte è stato Pietro Izzo, che l’ha poi condivisa su Instagram.
Una foto impressionante, ha commentato da Torino l’autore del post: “Dieci ambulanze in coda sotto casa. Una luce blu che ha riempito tutti gli appartamenti della via. Senza sirena, quindi vuote (spero) e in procinto di tornare al deposito, o dove vanno a dormire le ambulanze quando finiscono un turno. E siccome mi ha impressionato, ho filtrato la foto in modo che sembrassero tante macchinine giocattolo, per mettere un po’ di distanza fra me e loro e avere un po’ meno tristezza. Con tutto che le ambulanze sono speranza di vita”.
Ti potrebbe interessare anche -> Coronavirus, Di Maio: “L’incoscienza di pochi mette a rischio le vite”
Ambulanze in fila a Torino: ecco il motivo
In un primo momento, come lo stesso Pietro Izzo ha scritto, si è pensato che le ambulanze in coda a Torino fossero vuote. Poi la diffusione della foto, che ha fatto in poche ore il giro di social e giornali diventando virale: da lì la necessità di chiarire la situazione con un aggiornamento.
“Per amor di verità voglio riportare quanto mi hanno segnalato diverse persone – ha scritto l’autore della foto – e cioè che si trattava di una fila di ambulanze che dall’Ospedale Mauriziano di Torino portavano i pazienti al nuovo centro Covid dell’Ospedale di Tortona”.
Izzo ha poi spiegato non era sua intenzione strumentalizzare la fotografia associandola a qualche complotto: “Io per primo non sapevo cosa fosse quella fila di ambulanze, e me lo domandavo, sperando che non fossero piene. Non costruiamo narrazioni imprecise che travisano o aggiungono “fatti” a un post di impressioni personali”.