La storia di Danielle Madam, l’atleta nata in Camerun che vuole essere italiana: anche la Lega d’accordo, ma la legge non è dalla sua parte.
La giovanissima Danielle Frederique Madam è una promessa della atletica leggera italiana. La sua specialità è il lancio del peso. Nel 2004 all’età di 7 anni ha lasciato il Camerun per trasferirsi a Pavia. Oggi nella città lombarda frequenta l’università e sta combattendo una battaglia: pensa di meritare la cittadinanza italiana per meriti sportivi. L’atleta ha una storia particolare: ha vissuto in affido presso comunità per minori fino al 2018 perciò non le è mai stato possibile avere una residenza.
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Il caso di Danielle Madam: la posizione del sindaco della Lega e i sogni dell’atleta
Il caso della giovane è divenuto mediatico nelle scorse settimane, quando si è sfogata dopo la vicenda dell’esame di italiano di Suarez a Perugia: “Se fossi un calciatore come Suarez non avrei problemi ad avere un passaporto”. Non sono mancati gli insulti razzisti dopo la sua presa di posizione, ma anche la scelta del sindaco di Pavia, il leghista Fabrizio Fracassi, che ha annunciato: “Ho deciso di scrivere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sostenere, in qualità di suo Sindaco, la concessione della cittadinanza per eminenti servizi resi al Paese alla giovane atleta Danielle Frédérique Madam, vittima di recenti aggressioni verbali”.
Danielle Madam – che è attivissima su Instagram – ha raccontato a ‘Oggi è un altro giorno’: “Io purtroppo sono riuscita ad avere la mia prima carta d’identità nel 2016, ma servono dieci anni di residenza per fare richiesta per la cittadinanza italiana, sperando di riuscire ad averla nel 2030, perché ci sono quattro anni di attesa”. Quindi ha spiegato: “Spero di ottenere la cittadinanza italiana tra poco, sogno di riuscire ad identificarmi nella società nella quale sono cresciuta, che mi ha aiutata e che mi ha formata. Il secondo sogno è quello di indossare la divisa dei carabinieri”. Sogni che si riesca per lei riescano presto a diventare realtà.