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Coronavirus, clamoroso studio Altamedica sui contagi: ecco dove ci siamo infettati

Published by
Giovanni Cardarello

Coronavirus, i dati del clamoroso studio di Altamedica sui contagi

Le sensazioni sono chiare, le notizie ancora no, ma purtroppo lo saranno presto, l’Italia sta scivolando velocemente verso un lockdown 2.0, la curva di crescita dei contagi da coronavirus è impietosa, solo ieri, 31 ottobre, 31.758 nuovi casi e gli esperti, per scegliere come agire, stanno cercando di capire dove si sono infettati gli italiani e a tal proposito arriva un utilissimo studio di Altamedica per La7 dove si spiega quali sono i luoghi più a rischio. Vediamoli il dettaglio.

Le parole del Dottor Giarlandino

Lo studio, come detto, fornisce dati estremamente interessanti e li divulga il Dottor Claudio Giarlandino, direttore sanitario di Altamedica, intervenendo in diretta alla trasmissione “L’Aria che Tira” de La7.Ai positivi abbiamo chiesto dove erano stati in questi ultimi quindici giorni” spiega Giarlandino dando conto ai telespettatori della domanda fondante dello studio. E per suffragare la scientificità della rilevazione spiega che, l’intervista è stata effettuate su un campione qualificato di persone risultate positive al tampone.

Coronavirus, i dati dello studio Altamedica sui contagi

Il primo, e impietoso dato, è che il 97% dei contagiati non aveva frequentato bar o ristoranti nei giorni precedenti al tampone positivo. Resta quindi difficile capire perché i Dpcm i decreti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte si stiano accanendo, con tanta forza, proprio su quel settore. Nel Dpcm che verrà varato il 3 novembre, secondo quanto apprende la Redazione di Cronaka12 da fonti dirette e qualificate, si parla addirittura di un provvedimento di chiusura totale.

Il buco nero del trasporto pubblico

Un altro dato che cozza, in maniera clamorosa, con le decisioni del Governo guidato da Giuseppe Conte parla del fatto che il 94% dei contagiati non aveva frequentato, in prossimità del tampone positivo, cinema e teatri. Così come, il 95%, non aveva fatto uso di palestre o centri benessere. Arriva di contro un dato che chiarisce molto bene quale è la principale fonte di contagio: i mezzi di trasporto pubblico. Siano essi treni, bus o metropolitane. Il 58% dei contagiati li ha utilizzati più e più volte nei giorni precedenti all’insorgenza della malattia. Dati di grande valore e di grande interesse di cui non si può non tenere conto.

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