Un racconto inedito del noto divulgatore scientifico Alberto Angela: “Quella volta ho rischiato di morire in mare…”, cosa è successo.
Il divulgatore scientifico Alberto Angela è davvero amatissimo dal pubblico e i suoi programmi sono tra i più seguiti della televisione italiana. Torna anche oggi, sabato 24 ottobre, con un nuovo appuntamento di “Passaggio a Nord Ovest”, e con un servizio dedicato all’arpa Khmer, scomparsa probabilmente dopo il XIV secolo in Cambogia, e della quale parlerà l’etnomusicologo Patrick Kersalé. Nei giorni scorsi, ha partecipato alla trasmissione di Raiuno “A ruota libera”, raccontandosi a Francesca Fialdini.
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Le parole di Alberto Angela sul suo dramma in mare
“La bellezza che ho visto in Italia non l’ho vista altrove” – è stata la sua tesi sostenuta in trasmissioni – “Molte città nostrane potrebbero tranquillamente essere capitali europee, o in passato lo sono state”. Proprio in queste ore, su Twitter Alberto Angela ha ricevuto una critica severa: “Invece di cercare e mostrarci sempre quello che sono stati capaci di fare-dire e pensare tutti gli altri popoli, vieni a vedere quello che siamo capaci di fare noi ora, piccoli, poveri, ignoranti italianissimi-purissimi cafoni, nei nostri bugigattoli”.
Sempre dalla Fialdini, il noto divulgatore scientifico ha ricostruito un episodio che ha vissuto e che stava per costargli caro: “Mi sono trovato in situazioni molto pericolose. Ero in barca in Mozambico, tornavamo al porto. Una tempesta ci ha travolto, addirittura c’era chi piangeva. Per darci forza cantavamo”. Nella sua vita avventurosa, c’è anche un altro episodio in cui ha rischiato molto: parliamo del sequestro che lui e la sua troupe hanno subito in Niger ormai 18 anni fa.