Nel pieno della notte a cavallo tra il 12 e il 13 ottobre è arrivato il via libera al nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Dpcm firmato dal Premier Giuseppe Conte e dal Ministro della Salute Roberto Speranza è frutto di un confronto serratissimo con le regioni. Le misure in esso contenuto, atte a ridurre la diffusione della pandemia da coronavirus Covid-19, saranno valide per i prossimi trenta giorni. Vediamolo nel dettaglio.
Il primo articolo del nuovo Dpcm Conte è estremamente netto e predittivo rispetto all’uso dei dispositivi di protezione personale. Nel testo, secondo quanto apprende la Redazione di Cronaka12, si legge che vanno tenuti sempre con sé ed è obbligatorio utilizzarli, su tutto il territorio nazionale, nei luoghi al chiuso diversi da casa. Con le dovute eccezioni.
Dpcm molto netto anche per lo stop agli sport di contatto amatoriali. Pertanto le partite di calcio, calcetto e calciotto nonché i confronti di basket tre contro tre e cinque contro cinque sono sospesi per almeno trenta giorni.
Come già ampiamente previsto resta la serrata messa in atto ad agosto dopo l’avvio della recrudescenza dei contagi di discoteche e sale da ballo. Resta invece possibile fare fiere e congressi. Sono espressamente vietate le feste, sia al chiuso che all’aperto. In casa ci si potrà riunire al massimo in sei persone e nel caso in cui l’abitazione non sia la propria è obbligatorio l’uso della mascherina. Restano possibili, ma con le regole già in vigore, le cerimonie civili e quelle religiose come battesimi e matrimoni.
Un’altra stretta importante arriva, ovviamente sulla movida. Su questo il nuovo Dpcm Conte è durissimo. Le attività di ristorazione, quindi bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie dovranno chiudere alle 24 se fanno servizio al tavolo alle 21 in assenza di questo servizio. E’ consentita la consegna a domicilio ma è fatto divieto assoluto di consumare cibi e bevande nei pressi dei locali dopo le 21. Addio pertanto alla movida. Accolto l’appello di esercenti di cinema e teatri. E’ possibile fare spettacoli e proiettare film. Il limite resta quello di 200 posti distanziati di un metro al chiuso e di 1000, ma sempre distanziati, per gli spettacoli all’aperto.
No assoluto del Governo, al momento, al ricorso a questa pratica. Salvo le dovute eccezioni legate alle classi dove ci sono i contagi. L’obiettivo primario e assoluto del Governo è quello di non chiudere le scuole. Sono di contro sospese a data da destinarsi le gite scolastiche.
Confermata la disposizione attualmente in vigore. Stadi aperti ma con la presenza di pubblico che sia al massimo del 15% della capienza totale dell’impianto e in ogni caso mai con più di 1000 persone. Per gli impianti sportivi al chiuso il limite è di 200 persone.
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