Forlì, casi di morte per altre patologie classificati come coronavirus
Una ricerca effettuata dagli studiosi della Virginia Commonwealth University e pubblicata oggi, 12 ottobre, dal Journal of the American Medical Association, rivela che dal 1 marzo al 1 agosto 2020 c’è stato un aumento del 20% dei decessi rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti, il fatto non sorprende in tempi come quelli che stiamo vivendo, avvolti dalla pandemia da coronavirus, la cosa che sorprende è il fatto che l’aumento dei decessi è ascrivibile al Covid-19 “solo” per il 67% e c’è chi contesta aspramente anche questo dati e a supporto della propria tesi rivela quanto accaduto ad una donna di 63 anni morta a Forlì nei giorni scorsi. Vediamo il dettaglio.
Coronavirus donna morta a Forlì: i dubbi dei parenti
Se ne parla da mesi, a volte sottovoce a volte in maniera esplicita ma mai come ieri quando il congiunto di una persona deceduta a Forlì è uscita allo scoperto. I fatti. Il bollettino quotidiano sulla situazione della diffusione della pandemia in Emilia Romagna di venerdì 10 ottobre ha fatto registrare un drammatico aumento dei casi, più 383 rispetto al giorno precedente, dati a cui, nella sola Forlì, si sono sommato due decessi, quello di un uomo di 68 anni e quello di una donna di 63 residente a Meldola centro di 9000 abitanti situato a 13 km dal capoluogo
Coronavirus, donna morta a Forlì l’accusa di uno dei parenti
E’ proprio il parente della donna, il signor Beppe Lamacchia, a commentare, senza filtri ed esponendosi pubblicamente, l’accaduto. Lamacchia si qualifica come parente della donna e specifica: “la persona in questione è stata dichiarata affetta da coronavirus post mortem“ e ancora “perché abbiamo bisogno di numeri (per ammissione dei medici“. Un’accusa grave, molto grave ma ben circostanziata. “La nostra familiare – prosegue Lamacchia – è stata dimessa con tampone negativo martedì e poi positivo mercoledì post mortem”. Con tutto il carico emotivo e pratico che un evento del genere determina.
Le segnalazioni
Casi di questo genere sono stati segnalati in più occasioni alla nostra redazione ma diversamente dagli altri casi questa volta la segnalazione non è anonima. Si torna pertanto al dato della ricerca diffusa oggi e soprattutto alla voce diffusa che diversi casi di decesso da coronavirus non sono tali. Quali sono quindi i veri numeri ? Quanti sono i decessi reali per altre patologie e poi ascritti al coronavirus ? Probabilmente non lo sapremo mai con precisione. Ma è un tema che al termine dell’emergenza sanitaria andrà affrontato con il dovuto rigore.
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