Nuove regole Inps, la quarantena non è malattia
Nella giornata di oggi dovrebbe arrivare l’ufficialità del nuovo DPCM, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri atto a contenere la diffusione della pandemia da coronavirus Covid-19, sono attese importanti “strette” alla libera circolazione delle persone e molti leggono questi provvedimenti come i prodromi di un nuovo lockdown ne è la riprova una nota ufficiale che l’INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale si è affrettata ad emettere sul tema della valutazione della quarantena. Vediamola nel dettaglio.
Il sollecito di utenti e Patronati
L’Inps, l’istituto guidato da Pasquale Tridico, sollecitato da varie richieste di utenti e Patronati ha pubblicato una nota specifica sulla valutazione previdenziale della quarantena da coronavirus. Il ragionamento prende le mosse dal fatto che la stretta in arrivo per le prossime ore potrebbe impedire alle persone di svolgere la propria attività lavorativa. Secondo quanto scrive l’Inps l’isolamento domiciliare non va equiparato alla malattia.
La nota dell’Inps
La malattia, specifica l’Inps dal proprio sito ufficiale, “prevede un provvedimento dell’operatore di sanità pubblica”. In sostanza in tutti i casi nei quali decreti, provvedimenti o ordinanze che impediscono di recarsi al lavoro l’assenza non sarà valutata malattia come previsto dal Decreto Cura Italia. Stesso discorso se si entra in stretto contatto con persone contagiate, ad esempio un familiare. In questo caso la posizione dell’Inps è netta. Deve essere la ASL o un medico di medicina generale ad assegnare i giorni di malattia nel periodo di isolamento al fine di “accedere alla prestazione compensativa della perdita di guadagno”. Il rischio concreto è quello di rendere più farraginosa la procedura ma la direzione imboccata è netta e non ci saranno passi indietro o ripensamenti. Tra oggi e domani la situazione sarà ufficializzata.
—>>> Leggi anche Inps, mentre gli italiani aspettano la Cig Tridico si aumenta lo stipendio
