Eboli, arresto per il sindaco Massimo Cariello: è ai domiciliari
Massimo Cariello, sindaco di Eboli, città di 40.000 abitanti in provincia di Salerno, è stato tratto in arresto all’alba di oggi, 9 ottobre. Il primo cittadino della città campana si trova ora agli arresti domiciliari.
Le indagini
Le accuse che hanno portato all’arresto del sindaco di Eboli, ora ristretto ai domiciliari, sono nello specifico corruzione (in due capi) e abuso di ufficio. A Cariello vengono contestate gravi irregolarità nella gestione di concorsi pubblici culminati nell’assunzione di persone molto vicine al sindaco stesso. La misura restrittiva, eseguita dalla Guardia di Finanza, è stata disposta dal capo della Procura di Salerno, Giuseppe Borrelli e dal pubblico ministero Francesco Rotondo.
Cariello appena rieletto con il centrosinistra
Il sindaco Massimo Cariello era appena stato rieletto sindaco della città in provincia di Salerno. Cariello, 50 anni a febbraio, un percorso politico frastagliato passato tra una giovanile adesione alla Democrazia Cristiana, una matura militanza nel Partito della Rifondazione Comunista e l’attuale adesione al Nuovo Partito Socialista, è un pupillo del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Alla chiusura della sua campagna elettorale per le elezioni comunali di Eboli ha presidiato Piero De Luca, il primogenito del presidente della Campania eletto deputato nelle file del PD alle elezioni generali del 2018. Cariello, nelle recenti comunali, è stato rieletto con l’80,81% dei voti alla guida di una coalizione di centrosinistra. Ieri aveva nominato la nuova Giunta e per il 15 ottobre era convocato il Consiglio Comunale di insediamento. Per la cronaca nello stesso giorno delle elezioni comunali ad Eboli si è votato per la Regione Campania e in quel contesto il presidente De Luca ha raccolto più o meno gli stessi voti del sindaco arrestato: 16145 per Cariello, 13083 per il governatore.
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