Decreti sicurezza, Salvini duro:”Torna mangiatoia sui migranti”
Il giorno dopo l’approvazione, in Consiglio dei Ministri, dei nuovi decreti Sicurezza, che, di fatto, riscrivono quasi per intero il Disegno di Legge di Matteo Salvini, il leader della Lega torna a parlare in pubblico della sua “creatura” e attacca a testa bassa l’Esecutivo, soprattutto sul tema dell’immigrazione. Ecco cosa ha detto Salvini.
La platea dell’Associazione degli industriali di Cremona
La platea è quella dell’Associazione degli industriali di Cremona dove Salvini è stato chiamato a presentare le sue idee. E’ durissimo nei toni e nei contenuti. Si parte dalla “festa” messa in atto dalle forze che sostengono il Governo Conte, “Hanno esultato?” si chiede Salvini, “c’è poco da esultare” sottolinea “se questi passano il tempo a smontare i provvedimenti anziché a governare non si ricostruisce il Paese”
Decreti Sicurezza l’attacco di Salvini sull’immigrazione
Il senso dell’intemerata è netto, “L’Italia – sostiene Salvini – ha bisogno di qualcuno fa le cose, che le innova e che migliora la realtà”. Non che azzera, come, secondo quanto afferma il leader dell’attuale partito di maggioranza relativa, accadrà ben presto su Quota 100 per le pensioni, la scuola e appunto i decreti Sicurezza. Su questa questione l’ex Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Interni calca la mano: “Si torna esattamente alla mangiatoia sull’immigrazione clandestina“ afferma Salvini senza mezzi termini e ancora “si torna ai permessi regalati a chiunque cammina per strada” e, riferendosi alla norma che elimina le sanzioni alle Organizzazioni non governative, le ONG, si torna “agli sbarchi a migliaia”. Amara, sotto il profilo politico, la conclusione del ragionamento di Salvini: “Non so davvero che cosa abbiano da festeggiare”.
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Lo stop elettorale
A margine del suo intervento Salvini concede ai cronisti locali anche due battute sul quadro politico generale. La prima è sulla collocazione internazionale della Lega: “Noi nel PPE? Non esiste” taglia netto Salvini, “non cambio idea per una poltrona”. Più sfumata la dichiarazione sull’esito dei ballottaggi per le elezioni amministrativa che hanno visto la Lega soccombere quasi ovunque. “Mi dispiace per Lecco – afferma Salvini – perdere di 31 voti non è il massimo della vita. Sono dati su cui riflettere”. La replica degli esponenti delle forze del Governo giallorosso non si farà attendere.