La vita privata di Orietta Berti, chi era il padre: gli esordi della cantante che ha da poco pubblicato la sua autobiografia.
Sicuramente è una delle cantanti più conosciute e apprezzate da generazioni di italiani: si tratta di Orietta Berti, che di recente ha dato alle stampe la sua autobiografia, “Tra bandiere rosse e acquasantiere”, edita da Rizzoli. In un’intervista di qualche giorno fa al ‘Corriere della Sera’, ha raccontato aspetti inediti della sua vita, a partire dai suoi inizi e dal rapporto col padre.
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Gli aspetti inediti della vita di Orietta Berti: il papà morto giovane e gli esordi
“Con mio papà andavo a tutte le processioni perché lui era molto religioso, era devoto di San Giovanni”, racconta la cantante, spiegando che il genitore era “un tenore mancato” e sottolineando che il nonno si era rifatto una vita a Bordeaux. Così, il padre “si è dovuto rimboccare le maniche e mettersi a lavorare. E il suo desiderio l’ha riversato su di me, voleva diventassi soprano”. Orietta Berti ha perso però il suo papà quando era molto giovane, per cui si è messa a fare la sarta.
Spazio anche ai ricordi sugli esordi musicali: “La mia più grande fortuna è stata conoscere un discografico come Giorgio Calabrese: aveva anche De André e Remigi, e si prese cura di me. Da ragazza di provincia senza mezzi finanziari e di comunicazione (per fare le telefonate dovevo andare al bar del paese) mi ha fatto diventare una cantante popolare”. Un successo legato dunque sia al suo primo discografico che al pubblico, che ha dimostrato sempre di amarla molto.