Trento, è morto Mirko Toller. Aveva girato uno spot sulla Sma con Checco Zalone

A comunicare la triste notizia, l’associazione Famiglie Sma, da sempre in prima linea per la ricerca sulla patologia. Mirko aveva 16 anni e si è spento presso l’ospedale Santa Chiara di Trento.

A Mirko piaceva la telecamera e attraverso questa ha sempre cercato di raccontare con ironia, leggerezza e disincanto la sua malattia. Sognava di costruire un luna park accessibile a tutti, anche ai disabili. Con Checco Zalone era nata una grande amicizia dopo un famoso spot sull’atrofia muscolare spinale. “Ciao grande Mirko” ha scritto il comico pugliese.

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“Ciao grande Mirko. Abbiamo ancora bisogno del tuo sorriso”

“Ciao grande Mirko. Se puoi, da lassù, continua a mandarci il tuo sorriso, perché ne abbiamo ancora bisogno”. Un addio leggero e semplice quello di Checco Zalone, proprio come il suo piccolo amico Mirko Toller, il ragazzo di 16 anni affetto da atrofia muscolare spinale con cui il comico pugliese aveva girato qualche anno fa uno spot dedicato alla ricerca scientifica. Mirko è morto ieri sera, 1° ottobre, circondato dall’amore dei suoi genitori, Stella e Fabio, e delle sue due sorelle.

Mirko aveva solo 12 anni quando, insieme a Zalone, girò uno spot televisivo per sensibilizzare le donazioni a favore dell’associazione nazionale che lotta contro la sua malattia, “Famiglie Sma”. “Ci sono notizie che non vorremmo mai ricevere. Ci sono dolori che conosciamo troppo bene e che non vorremmo mai più provare, soprattutto non vorremmo che nessuna famiglia provasse più. Ciao Mirko, il tuo sorriso ci illuminerà per sempre. Noi non smetteremo di sorridere e lottare” si legge sulla pagina Facebook dell’associazione.

Mirko viveva con la sua famiglia a Segonzago, in Trentino, e dalla sua cameretta aveva aperto su Youtube il canale comico “Mirko e Linda show”, in cui insieme alla sorella Linda scherzava sulla malattia di cui era affetto e dei più disparati argomenti, dal calcio alle serie tv. Per lui, l’incontro con Zalone aveva significato soprattutto notorietà e sperava di poter far conoscere il suo grande sogno: aprire un luna park per tutti, anche per le persone come lui.

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