Coronavirus Ricciardi lancia l’allarme
Brutte notizie sul fronte della pandemia da coronavirus covid-19, a diffonderle Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e braccio destro del ministro della Salute Roberto Speranza. Vediamole nel dettaglio.
L’intervista a La Stampa
Walter Ricciardi ha rilasciato una lunga intervista all’edizione oggi in edicola del quotidiano “La Stampa” nella quale ha sollevato con nettezza tre temi. Il primo “La Francia avrà un bisogno presto di un lockdown totale”. Il secondo “Lazio e Campania sono a rischio”. Il terzo “è previsto un peggioramento della situazione”. Nessuna buona notizia purtroppo. Il professore spiega nel dettaglio i motivi. Sulla situazione dei cugini transalpini è drastico, con una media di 12.000 nuovi casi al giorno, per Ricciardi è inevitabile che la Francia debba ricorrere al provvedimento messo in atto in Italia tra marzo e maggio 2020. “In Francia le terapie intensive di Marsiglia e Nizza – spiega il consulente di Speranza – cominciano a spostare pazienti a Parigi”.
La situazione di Lazio e Campania
“Noi ci stiamo comportando bene” sottolinea il professore della Cattolica e nonostante l’impatto della riapertura delle scuole. Ma è necessario proseguire con i comportamenti virtuosi. “Precauzioni, vaccino antinfluenzale per tutte le età, utilizzo dell’app “Immuni”. Secondo Ricciardi “servono però ancora due settimane per capire l’andamento della curva dei contagi”. Ci sono alcune delle certezze. “Se saremo bravi – spiega il professore – non avremo bisogno di un nuovo lockdown, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania”.
Coronavirus, Ricciardi spiega il rischio peggioramento
La chiosa di Ricciardi è sul futuro. “Spagna, Israele, Belgio, Olanda e Danimarca peggiorano” e sarà inevitabile limitare gli spostamenti delle persone soprattutto ora che si va verso un serio rischio di peggioramento della situazione. “Ci sarà – dice Ricciardi senza infingimenti – spero non intenso”. Non è difficile immagine un aumento della pressione sugli ospedali italiani con l’arrivo del freddo. Questa volta l’Italia non dovrebbe essere impreparata.