Nella nuova puntata di stasera di “Ulisse. Il piacere della scoperta” Alberto Angela racconta la vita e la storia di uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano: Raffaello Sanzio.
Su Rai1, questa sera alle 21.25, torna una nuova puntata di “Ulisse. Il piacere della scoperta”, il programma condotto da Alberto Angela. Questo secondo appuntamento della nuova stagione sarà tutto dedicato ad uno dei più geniali artisti del Rinascimento italiano, Raffaello.
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“Ulisse. Il piacere della scoperta”: la puntata dedicata a Raffaello
500 anni fa, nella notte tra il 6 e il 7 aprile 1520, moriva a soli 37 anni Raffaello Sanzio, tra i grandi protagonisti della storia dell’arte italiana. Proprio dalla morte dell’artista, prematura e misteriosa, parte il racconto di Alberto Angela che nella nuova puntata di “Ulisse. Il piacere della scoperta” in onda questa sera su Rai1 alle 21.25, ci parlerà nel dettaglio della vita, della storia e delle opere del genio marchigiano.
Partendo dal luogo di sepoltura dell’artista, il Pantheon, Alberto Angela ci guiderà in un viaggio a tutto tondo per capire come un’artista così giovane e nato in una città di provincia, Urbino, sia riuscito a fare strada e a trovare il suo spazio in un’epoca in cui primeggiavano altri due grandi geni del Rinascimento: Leonardo e Michelangelo.
Definito un “artista divino”, osannato e ammirato da papi, principi e cortigiani, Raffaello non è stato solo un grande pittore ma un vero e proprio uomo del Rinascimento, amante dell’arte antica e della sua tutela, proprietario di una delle botteghe più importanti della storia dell’arte, architetto, archeologo e anche poeta.
Alberto Angela passeggerà nella Città Eterna alla ricerca delle tracce dei capolavori immortali di Raffaello, dai Palazzi Vaticani alla Domus Aurea, dal Foro Romano a Villa Farnesina. Ma la puntata sarà anche un’occasione per conoscere un Raffaello più intimo: un uomo che ha amato moltissime donne e che è stato a sua volta riamato, una passione amorosa difficile da controllare, tanto che per secoli è stata considerata come la causa principale della sua morte prematura.
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