Minigonna a scuola, proseguono le polemiche dopo i fatti del Liceo Socrate di Roma. Iva Zanicchi entra nella polemica e attacca le studentesse
Non si placano le polemiche in merito alla questione della minigonna a scuola, anzi. Dopo i fatti del Liceo Socrate del quartiere Garbatella di Roma con la vicepresidente che aveva invitato alcune ragazze a non scoprirsi troppo per evitare che a quel professore cada l’occhio, oltre le polemiche sono cominciate anche le proteste.
Le ragazze a scuole sono andate con la minigonna con tanto di cartelli sulle mura dell’istituto. Dal Socrate le contestazioni sono entrate anche in altre scuole italiane e in queste ore anche Iva Zanicchi ha detto la sua. Parole che certamente non sono piaciute alla ragazze che in questi giorni stanno rivendicando il diritto di vestirsi come vogliono, sottolineando che se qualche docente dovesse guardare, il problema non è loro.
Insomma, altra benzina sul fuoco della scuola appiccato dai problemi che stanno caratterizzando i primi giorni di lezione.
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Minigonna a scuola, la cantanti richiama al rispetto del luogo
Zanicchi: “Minigonna a passeggio, ma in classe ci si copre” https://t.co/0uphks40Oz
— Adnkronos (@Adnkronos) September 19, 2020
In un’intervista all’agenzia AdnKronos, la cantante e conduttrice ha marcato che il vestiario va in base al luogo. La scuola è un’istituzione, dice, quindi bisogna vestirsi in modo consono.
Nella “bacchettata” la Zanicchi tira in ballo anche i genitori in particolari le madri. Queste dovrebbero dare indicazioni su come vestirsi anche se le ragazze dovrebbero pensarci da sole.
In giro o in discoteca le adolescenti possono vestirsi come ritengono più opportuno, sostiene, ma a scuola devono avere rispetto del luogo e non perché qualche professore possa guardare un po’ troppo.
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