Willy attacca la Meloni: “Assassini con SUV e reddito di cittadinanza”
Una durissima polemica, sollevata dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, si abbatte sul Governo a pochi giorni dal voto per regionali e referendum, nel mirino della presidente della forza di centrodestra il provvedimento simbolo del Movimento 5 Stelle, il reddito di cittadinanza, lo spunto arriva da un articolo comparso, nell’edizione oggi in edicola, de “Il Tempo” nel quale si rivela che i presunti assassini di Willy Monteiro lo stanno percependo. I dettagli.
Il post della leader di Fratelli d’Italia
“Apprendo dalla stampa – Attacca dura e diretta Giorgia Meloni in un post su facebook – che i quattro arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro venivano mantenuti con i soldi degli italiani”. “Prendevano tutti e quattro il Reddito di Cittadinanza – prosegue la leader di Fratelli d’Italia – e giravano in SUV e con abiti costosi“. Senza appello la chiosa: “Willy, ragazzo di una famiglia umile, lavorava fino a tardi nella cucina di un ristorante. Va bene così?”.
https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/posts/10158593545497645
I dettagli rivelati da “Il Tempo”
La notizia, come detto, è stata diffusa oggi dallo storico quotidiano di Roma che ha effettuato ricerche circostanziate arrivando a scoprire che i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia percepiscono il reddito di cittadinanza. Il reddito di cittadinanza è un provvedimento, varato nel 2019 dal primo Governo Conte, su pressante richiesta del Movimento 5 Stelle, che ne ha fatto una delle bandiere della propria ascesa politica, “quale misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale”. L’intento, decisamente nobile, si è scontrato con la realtà e la disorganizzazione tanto da finire nelle tasche di soggetti che, come riferisce “Il Tempo”, non ne avevano decisamente bisogno. “Vacanze a Palma di Majorca – scrive il quotidiano – bevute di champagne, macchina con autista e resort da 250 euro a notte”. Amara la chiosa “bastavano 24 ore così per spendersi tutto il reddito di cittadinanza”. Soprattutto se paragonata alla dignitosa e faticosa vita da lavoratore precario della loro vittima.