Ecco quanto pagano Facebook e Amazon al Fisco italiano
Mentre Francia e Germania spingono a livello europeo per l’approvazione della legge sulla digital tax europea già nel 2021 in Italia, i giganti del web, tra cui Facebook e Amazon, versano al Fisco le briciole. Vediamo i dettagli.
Briciole all’erario italiano
La notizia la riporta, con dovizia di particolari, l’edizione oggi in edicola del quotidiano romano “La Repubblica” secondo cui, la somma delle tasse pagate al Fisco italiano da Amazon, Facebook, Apple, Airbnb, Uber e Booking.com, supera di poco i 42 milioni di euro. Se consideriamo che, per stessa ammissione del suo fondatore, Silvio Berlusconi, Mediaset paga circa 5,8 miliardi di tasse e che il combinato disposto di Eni ed Enel cuba 4 miliardi è evidente lo squilibrio. Uno squilibrio che crea un’oggettiva distorsione del libero mercato.
Mediaset paga 5,8 miliardi di tasse. E io avrei agito per evadere solo 10 milioni di tasse? È assurdo.@RadioCapital_fm
— Silvio Berlusconi (@berlusconi) January 9, 2018
La Digital Tax
La soluzione per evitare tutto queste c’è ed è quella di evitare che i giganti del web smettano di parcheggiare, in maniera assolutamente legale, i propri profitti in paesi dove le aliquote sono decisamente favorevoli. Il modo per farlo è quella di procedere all’approvazione della Digital Tax. Una proposta di legge che mira alla creazione di una tassa unica, del 3%, per le multinazionali che operano nella Rete sui guadagni effettuati nel singolo Paese. Ad oggi non va cosi e la sostanza è che le big tech grazie a questo “giochino” gestiscono un patrimonio di denaro liquido ed offshore da 400 miliardi di euro. La battaglia è dura e tutta politica con Donald Trump convitato di pietra in quanto pronto a far rientrare per intero negli USA tutta la tassazione dei colossi del web. La “piccola” Europa di contro cerca una soluzione capace di evitare situazioni per cui Facebook paghi meno tasse dalla Fila la storica azienda di matite. Non sarà facile.