Pasquale Casillo si è spento all’età di 71 anni dopo una lunga malattia. Con il fratello Aniello costruì una grande impresa, come fece nel mondo del calcio
Pasquale Casillo, grano e pallone. Sono le due cose che vengono in mente quando si parla di lui. Ora purtroppo bisogna farlo al passato perché oggi si è spento all’ospedale di Lucera, in provincia di Foggia, a 71 anni.
Grano e grana verrebbe da dire. Alla fine degli anni ottanta con il fratello Aniello riesce a portare l’azienda ai vertici d’Europa e diventano i primi molitori continentali con fatturati stratosferici.
Ma l’imprenditore napoletano viene ricordato soprattutto per le sue imprese sportive. Tra il 1989 e 1994 con Zeman in panchina, portò il Foggia dalla Serie C alla Serie A: è lì che nacque il mito di Zemanlandia, quel calcio mirante a divertire più che ad alzare trofeo senza la bellezza del gioco.
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Pasquale Casillo, tra calcio e accuse di camorra
Un velo di tristezza questa mattina ha avvolto tutti i tifosi rossoneri. È scomparso Pasquale Casillo, imprenditore cerealicolo ma soprattutto presidente di quel Foggia che negli anni ’90 ha fatto la storia del calcio italiano.
La città intera di stringe intorno alla sua famiglia pic.twitter.com/BzymLuq8Mk— Franco Landella (@FrancoLandella) September 8, 2020
Nativo di San Giuseppe Vesuviano, ha fatto parlare di sé non solo nelle cronache sportive, ma anche nella cronaca nera. Dopo che svanì il sogno del Foggia, Pasquale Galasso, uno dei più grandi pentiti della nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo (boss di Ottaviano, paese confinante con San Giuseppe), viene accusato dal collaboratore di giustizia di gravi reati.
Dopo ben tredici anni il tribunale di Nola lo assolse per non aver commesso il fatto. Una macchia pulita, tolta con la verità giudiziaria, ma come spesso avviene in questi casi nell’immaginario popolare è più facile ricordare quello che non si è fatto rispetto a quanto dice una sentenza.
Non abbandonò mai la passione per il calcio, investendo nel Bologna ma anche nella Sangiuseppese, squadra della propria città. Dal 2002 al 2004 fu a capo dell’Avellino poi nel 2010, riprese il Foggia, ancora in Serie C, ancora con Zeman. Quasi a voler rievocare i bei tempi che furono.
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