Un ‘importante appuntamento televisivo è previsto per questa sera, 2 Settembre 2020, su Canale5, alle ore 21.20, con Il Generale Dalla Chiesa. Un lavoro incentrato sulla storica figura del generale che si distinse, tra le altre cose, nell’eroica lotta contro la mafia e contro le Brigate Rosse.
Il 3 settembre 1982 il prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa (interpretato da Giancarlo Giannini) viene assassinato dalla mafia assieme all’agente di scorta Domenico Russo, e alla giovane moglie Emanuela Setti Carraro (Francesca Cavallin). La miniserie in due puntate, diretta da Giorgio Capitani, ci fa rivivere gli ultimi otto anni della sua vita e, tramite gli occhi di questo straordinario servitore dello Stato, ripercorriamo pagine sofferte della storia d’Italia.
Trama: la vita del Generale Dalla Chiesa
Dopo essersi fatto apprezzare in Sicilia nella lotta contro la mafia, nel 1974 l’ufficiale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa viene chiamato dallo Stato a combattere un nuovo avversario: le Brigate Rosse. Dalla Chiesa si trasferisce a Torino con la sua famiglia e promosso Generale, poco tempo per capire che questo gruppo eversivo è stato preso sotto gamba. Si assiste, infatti, ad un drammatico aumento delle azioni criminali dei terroristi. Alla guida del Nucleo Antiterrorismo, studia e contrasta attività delle Brigate Rosse, avvalendosi di metodi investigativi innovativi, sono stati utilizzati di infiltrati. Anche se gli impegni lo fanno spesso lontano dalla sua famiglia, ha in ogni modo una grande capacità di dedicarsi alla moglie Dora ed ai figli Rita, Nando e Simona. La tensione che il nostro Paese sta vivendo in quel periodo si riflette, inevitabilmente, anche all’interno della famiglia Dalla Chiesa, malgrado le continue rassicurazioni da parte del Generale.
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Uomo autorevole e carismatico, Dalla Chiesa viene investito di incarichi rilevanti. Collabora alle indagini sul sequestro e sull’omicidio di Aldo Moro, allora segretario della Dc. Ma proprio in quel periodo subisce un grave lutto: perde sua moglie Dora, colpita da un infarto. Il film racconta anche di questo momento doloroso e del suo nuovo amore . Si chiama Emanuela Setti Carraro, giovane infermiera della Croce Rossa Italiana, che ben presto diventerà sua moglie (nonostante il parere contrario dei suoi tre figli).
Viene mandato a Palermo per condurre la sua lotta contro la mafia. Vi ci tornerà come prefetto e qui comincerà l’ondata di terrore. Infatti, lo Stato lo lascerà da sola un Livello legislativo, un fornendogli supporto inadeguato alla lotta Contro La Mafia. Per questo motivo, in mancanza anche di una scorta adeguata, viene assassinato dalla mafia il 3 settembre 1982, insieme all’agente di scorta Domenico Russo e alla moglie.