Riapertura scuola: cinque regioni pronte a cambiare data
Da oggi, 1 settembre, quasi un milione e mezzo di studenti torneranno in classe a Wuhan, la megalopoli cinese da cui, si dice, abbia preso il via la pandemia del coronavirus covid-19, un importante segnale di speranza che in Italia però ancora non viene colto a pieno, è a macchia di leopardo, infatti, la data certa della riapertura delle scuola del Bel Paese. Vediamo il dettaglio.
Il calendario della ripartenza
I primi a tornare sui banchi di scuola saranno, il prossimo 7 settembre, i ragazzi di Bolzano e Trento. Certa la data anche di Friuli, si torna in classe il 16 e Sardegna dove, tradizionalmente si torna in classe in autunno, quest’anno il 22. Il nodo vero resta la data del 14 settembre prevista per tutte le altre regioni, data che più passano i giorni e più appare complicata da rispettare.
I nodi da sciogliere
I motivi sono due. Il primo l’incertezza sulle procedure. Ieri, come riferisce l’edizione oggi in edicola de “Il Messaggero”, c’è stata una importante riunione alla quale hanno partecipato il ministro degli Affari regionali Boccia, il ministro dei trasporti De Micheli e in collegamento via zoom i ministri della Salute Speranza e quella della Scuola Azzolina oltre, ai convitati di pietra, in rappresentanza delle regioni, i governatori di Liguria ed Emilia Romagna Toti e Bonaccini. Alla fine dell’incontro è stato siglato una sorta di patto per la ripartenza basato su criteri “particolari” sui trasporti (scuolabus pieni all’80%) e sulle mascherine (no se la distanza in classe è maggiore di un metro). Il secondo riguarda le elezioni regionali e il referendum, in programma il 20 e 21 settembre. Che senso ha ripartire se dopo tre giorni occorre fermarsi di nuovo ?
Le Regioni pronte a rinviare
Nonostante l’unità di intenti, pertanto, il fronte del 14 settembre si sta sgretolando con Puglia, Calabria, Abruzzo e Campania pronte a firmare un decreto per scalare al 24 settembre il rientro in classe dei propri alunni. Nell’aura del dubbio sono scivolate anche Veneto, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Liguria. Resistono ferme, al momento, sul secondo lunedì di settembre, Lazio, Toscana, Sicilia e Valle d’Aosta. Piemonte, Lombardia, Molise e Basilicata attendono gli eventi. E i genitori intanto, sfogliano la margherita, cercando di capire come organizzare, dopo sei lunghissimi mesi, il rientro a scuola dei propri figli.