La terra torna a tremare. Con le scosse di magnitudo 3.5 registrati ieri sia nell’anconetano, a Cerreto d’Esi , con 6 km di profondità che nel maceratese, a Sarnano, oscillando da ieri pomeriggio a questa mattina con un magnitudo di 3.2 a 2.6.
A quattro anni dal sisma che mise in ginocchio il Centro Italia, assieme all’emergenza covid, si ripresentano anche le scosse che fanno vibrare terra e stati d’animo. Protagoniste, tra le altre, le Marche. La giornata di ieri, giovedì 27 agosto, ha riacceso la preoccupazione (altra) per il fenomeno terremoto. Prima scossa all’alba con epicentro a 5 km da Cerreto D’Esi, cittadina anconetana per poi proseguire nella sera e fino a questa mattina nel versante maceratese a Sarnano. Spavento ma per fortuna nessun danno nella cittadina che ospita il ritiro della squadra salernitana. La prima scossa, epicentro proprio a Sarnano, di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 17:09, mentre la seconda, alle 19:16 con magnitudo 3.4, è stata avvertita dai tesserati del club presenti negli spogliatoi.
Poco fa invece una scossa di terremoto si è verificata a Rocca Priora, sui Castelli Romani. Magnitudo 3.0, è stata percepita anche a Roma. Non si segnalano danni a persone o cose.
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Papa Francesco ricorda le vittime del terremoto
E ‘di pochi giorni fa il ricordo del Santo Pontefice, al termine dell’Angelus: «Rinnovo la preghiera per le famiglie e le comunità che hanno subito maggiori danni, perché possono andare avanti con solidarietà e speranza». «E mi auguro che si acceleri la ricostruzione – ha aggiunto il Papa – affinché la gente possa tornare a vivere serenamente nei bellissimi territori dell’Appennino».
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