Calciomercato Inter i motivi dell’addio di Conte
È il giorno del verdetto, oggi l’Inter scoprirà se il matrimonio, celebrato giusto un anno fa, con Antonio Conte è destinato a proseguire, almeno fino al 2022, oppure se sarà addio e in caso di divorzio quali sono le implicazioni sul calciomercato dei neroazzurri. Vediamo i dettagli
La truffa di Bochicchio
Gli analisti di mercato in queste ore che ci separano dal ko patito dall’Inter nella finale di Europa League si sono lambiccati per capire i motivi dell’accelerazione data da Conte alla voglia di divorzio dalla società diretta da Steven Zhang. Progetti poco ambiziosi ? Voglia di “comandare” tutti i processi decisionali ? Pessimi rapporti con Marotta ? Nulla di tutto questo. Il vero motivo ha un nome e un cognome quello di Massimo Bochicchio titolare di una società di brokeraggio in UK alla quale Conte ha affidato un importante investimento. Investimento che il 30 giugno avrebbe dovuto fruttare 33 milioni netti e che invece sono andati in fumo. A certificare la truffa una sentenza della Corte commerciale inglese che condanna la Kidman Investment Corp, la società di Bochicchio, a pagare i danni a Conte e ad altri venti malcapitati, tra cui l’agente del tecnico neroazzurro Federico Pastorello. A rivelare, con dovizia di particolari il fattaccio, il quotidiano La Verità. In sostanza il tecnico salentino sta forzando la mano sul divorzio per incassare, sporchi maledetti e subito, i 24 milioni di buona uscita che l’Inter potrebbe garantire già entro il 2020.
Il fattore Petrachi
Solo un fattore a questo punto potrebbe sbloccare la situazione. Un aumento dell’attuale ingaggio dagli attuali 12 milioni di euro annui a 20, uniti all’assunzione, come direttore sportivo, del fraterno amico di Conte, Gianluca Petrachi recentemente licenziato dalla Roma. Una richiesta alla quale difficilmente la casa madre Suning darà il via libera. Per sostituirlo sta scaldando i motori Massimiliano Allegri già suo ricambio alla Juventus nel 2014.