Questa sera in prima tv su Rai1 andrà in onda in replica la fiction “Pietro Mennea – La Freccia del Sud”, per la regia di Ricky Tognazzi. Scopriamo insieme la vita e la carriera del più forte corridore italiano nella storia dell’atletica leggera.
Nato a Barletta, in Puglia, nel 1952, Pietro Mennea, conosciuto anche come “La freccia del Sud”, è stato uno dei migliori e tra i più influenti atleti italiani di sempre. Per più di quindici anni è stato il detentore del record mondiale sui 200 metri piani, tempo battuto solo nel 1996 dallo statunitense Michael Johnson.
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Nato il 28 luglio 1952 a Barletta da una famiglia di umili origini, Pietro Mennea fin dal periodo dell’adolescenza mette in mostra le sue notevoli doti in campo atletico, soprattutto nella corsa. Il suo debutto avviene a soli diciannove anni, in occasione dei Campionati Europei del 1971, quando conquista un sesto posto nei 200 metri e la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100.
In pista Mennea si caratterizzava per una partenza dai blocchi piuttosto lenta, prologo però di un’accelerazione progressiva ed efficace che lo portava a recuperare le distanze con gli altri avversari. Nella sua carriera, quel ragazzo del Sud, di atleti ne ha superati tanti e il podio lo ha conquistato più volte. Vinse in totale tre medaglie olimpiche (un oro a Mosca e due bronzi), due medaglie ai mondiali (un oro e un argento), sei medaglie agli europei (tre ori, due argenti e un bronzo), un oro agli europei indoor, cinque ori e due bronzi alle universiadi e cinque ori ai giochi del Mediterraneo.
Pietro Mennea viene ricordato soprattutto come detentore del record mondiale sui 200 metri piani, che aveva corso nel 1979 in 19 secondi e 72 centesimi, durante le Universiadi di Città del Messico. Quel tempo, rimasto imbattuto per ben diciassette anni, fu superato solo nel 1996 dallo statunitense Michael Johnson ma rimane ancora oggi il miglior tempo di sempre registrato da un europeo. Immortali le parole con cui lo stesso Mennea, ancora col fiatone, commentò quella gara: “Un ragazzo del Sud Italia senza piste oggi è riuscito a fare il record del mondo”.
Nel 1981 annuncia il proprio ritiro, motivato dall’intenzione di dedicarsi allo studio. Si laureerà ben quattro volte, diventando dapprima avvocato, poi docente universitario e infine commercialista. Dal 1999 al 2004 proverà anche l’esperienza politica diventando parlamentare europeo, prima con l’Italia dei Valori e poi con Forza Italia. Filantropo, insieme alla moglie fonderà anche una ONLUS dedicata ad attività di beneficenza e solidarietà. Si spense a Roma il 21 marzo 2013, all’età di 60 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore.
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