Alle 12 di oggi, sabato 22 agosto, Big Ben ha detto stop, il dado è ufficialmente tratto, le liste e i candidati presidente alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020 sono stati ufficialmente presentati. Ricordiamo che si voterà in sette regioni su tutto il territorio nazionale e nello specifico in Liguria, Valle d’Aosta (la scadenza per la presentazione della liste era lo scorso 20 agosto), Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Si voterà anche, in oltre 1.100 comuni, tra cui Venezia e Reggio Calabria. I cittadini saranno chiamati alle urne anche per il referendum confermativo per il taglio dei parlamentari. Vediamo nel dettaglio chi sono i protagonisti delle sfide regionali, un test oltre che amministrativo anche fortemente politico. Dall’esito delle urne del 20-21 settembre, infatti, si delineeranno i rapporti di forza che saranno validi fino all’avvio del semestre bianco, quello che porterà alla scelta del successore di Mattarella prevista per il febbraio del 2022.
Sono dieci i candidati a governatore della Regione Veneto. Il presidente uscente Luca Zaia che correrà con cinque liste a supporto, tre afferenti alla Lega più Fratelli d’Italia e Forza Italia. Lo sfidante numero uno è Arturo Lorenzoni sostenuto dal centrosinistra. Della coalizione che fa riferimento al Governo Conte in corsa anche l’ex PD Simonetta Rubinato, Il Movimento 5 Stelle con Enrico Cappelletti e la renziana Daniela Sbrollini. Completano il quadro Patrizia Bartelle, Antonio Guadagnini Paolo Benvegnù e Paolo Girotto.
La Liguria è l’unica regione dove i giallorossi M5S e PD andranno insieme. Candidato presidente è il giornalista Ferruccio Sansa. Dall’accordo si è sfilata Italia viva di Renzi che mette in pista un suo candidato autonomo. La lotta sarà tutta concentrata verso il presidente uscente, Giovanni Toti, leader del movimento di centrodestra “Cambiamo!” e sostenuto in maniera compatta da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
In Valle d’Aosta, regione a statuto speciale, non c’è l’elezione diretta del presidente. Il governatore viene scelto dagli eletti in assemblea. In corsa sei liste. Alliance Valdotaine – Stella Alpina – Italia Viva; Progetto Civico Progressista; Val d’Aosta libera – Partito Animalista Italiano; Rinascimento Valle d’Aosta; il Centrodestra Valle d’Aosta con una la lista composta da Forza Italia e Fratelli d’Italia e Pays d’Aoste Souverain.
Sfida ad alta tensione quella per la guida della Regione Toscana. Qui il centrodestra cerca l’impresa storica, vincere per la prima volta in 50 anni, schierando Susanna Ceccardi, già sindaco di Cascina in Provincia di Pisa ed eurodeputata. La Ceccardi è stata scelta e imposta agli alleati da Matteo Salvini. A difendere la tradizione, e la poltrona di Piazza Duomo, per il centrosinistra è stato chiamato il presidente uscente dell’assemblea Eugenio Giani. Il M5s candida la consigliera regionale uscente Irene Galletti.
Niente accordo tra le forze che sostengono il governo Conte in Puglia. Anzi andranno decisamente in ordine sparso. Il centrosinistra punta alla riconferma di Michele Emiliano che, oltre al “muscoloso” Raffaele Fitto, già giovanissimo presidente della Puglia dal 2000 al 2005, sostenuto da tutto il centrodestra, dovrà vedersela anche con Ivan Scalfarotto di Italia Viva e Antonella Laricchia del Movimento 5 stelle. Un’impresa durissima conservare lo scranno più alto della Puglia per l’ex sindaco di Bari. Completano il quadro Michele Conca, Nicola Cisaria Pierfranco Bruni e Andrea D’Agosto.
Otto candidati si contenderanno il 20 e 21 settembre la carica di presidente della Regione Campania. Nel dettaglio sono il governatore uscente, Vincenzo De Luca, sostenuto da 15 liste di centrosinistra Il suo principale avversario è Stefano Caldoro, di Forza Italia, già alla guida della Campania dal 2010 al 2015. Sei le liste di centrodestra a suo sostegno tra cui Lega e Fratelli d’Italia. Il Movimento 5 Stelle corre con Valeria Ciarambino mentre Potere al Popolo schiera Giuliano Granato. Gli altri in corsa sono Luca Saltalamacchia, Sergio Agrisano, Giuseppe Cirillo e Gabriele Nappi.
Saranno otto i candidati che si sfideranno il prossimo settembre per la guida della Regione Marche. Una regione decisiva. Un ko del centrosinistra potrebbe mettere seriamente a rischio il governo di Giuseppe Conte. Per “difendere” la postazione il PD mette in pista Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia sostenuto da sei liste. Il Movimento 5 Stelle che alla fine si è sfilato dall’accordo, schiera Gian Mario Mercorelli. Una scelta che oggettivamente potrebbe aprire la strada alla prima storica vittoria del centrodestra in 50 anni di consiglio regionale. Il front man è Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia sostenuto in maniera compatta da Lega, Forza Italia, Udc e una lista civica. I candidati minori sono Roberto Mancini, Fabio Pasquinelli, Sabrina Banzato di Vox Populi il movimento di Diego Fusaro, Alessandra Contigiani e Anna Rita Iannetti.
Seduto di fronte ai giornalisti a Torino, Jannik Sinner appare rilassato, ma con quella luce…
Non molti sanno che Simona Ventura ha una sorella che è identica alla conduttrice: non…
Mentre tutti sono in attesa dell'inizio della nuova stagione di Amici, è diventato virale uno…
Dopo Temptation Island Lino Giuliano, fidanzato di Alessia, ci ripensa: ecco come stanno veramente le…
L'attesa è finita per tutti i fans: L'amica geniale 4 sta per arrivare, anticipazioni e…
E' considerata la dieta del momento ed ha già conquistato moltissimi, ma attenzione al dettaglio…