Torna, in seconda serata, un nuovo appuntamento con “Doc3”, la rubrica estiva di Rai3 che ogni settimana propone al grande pubblico un documentario d’autore: questa sera, alle 23.55, è la volta di “Makoko”, il film di Malì Arsan che ci racconta la vita all’interno del grande slum nigeriano.
Un nuovo appuntamento con Doc3, la serie di documentari d’autore di Rai3 che racconta il mondo con uno sguardo rivolto alla società e i diritti umani. Questa sera, 21 agosto, in seconda serata, alle 23.55, va in onda “Makoko”, il racconto del regista turco Malì Arsan sullo slum di Lagos, in Nigeria. Scopriamo di più sulla storia della baraccopoli alla periferia della capitale nigeriana.
Makoko, la Venezia d’Africa: un documentario per raccontarla
Costruita interamente sull’acqua, e per questo conosciuta anche come Venezia nera o Venezia d’Africa, Makoko è una baraccopoli situata alla periferia di Lagos, la megalopoli nigeriana più grande d’Africa (per approfondire clicca qui). Fondata nel 18esimo secolo come semplice villaggio di pescatori, Makoko oggi viene inserita tra gli slum più grandi del mondo e conta, secondo le stime, circa 300 mila abitanti, originari perlopiù del Togo e del Benin.
Raccontare la vita che scorre a Makako non è cosa semplice: la popolazione è intenta a guadagnarsi da vivere con la pesca o con la vendita del legno e l’area, soggetta oggi ad una sorta di autogoverno, risulta controllata da bande che sorvegliano l’intera zona. Tuttavia, il regista turco Malì Arsan è riuscito in questa impresa e regala agli occhi del suo pubblico un viaggio stupefacente, girato esclusivamente all’interno dei canali che collegano le baracche e le palafitte di cui si compone lo slum.
Cosa sapere sul documentario di Malì Arsan
Lo sguardo del regista, ci accompagna in un’esperienza unica, volta a raccontare non la povertà dell’insediamento, come si potrebbe immaginare, bensì, al contrario, la vitalità e la laboriosità che caratterizzano questo slum. Attraverso le interviste fatte agli stessi residenti, Malì Arsan ci propone il ritratto di una comunità attiva e piena di energia, orgogliosa di abitare sull’acqua e impegnata ogni giorno a combattere con determinazione la criminalità, tipica di tutti gli slum.
Non solo, il documentario mostra anche come l’intera comunità rivendica una riqualificazione dell’area, opponendosi così alla volontà del governo nigeriano che punta invece ad evacuare la zona e ad abbattere l’intero slum per costruire ville per la popolazione più ricca. Un racconto dell’Africa contemporanea, dunque, fuori dagli schemi narrativi tradizionali.