Steve Bannon, ex consigliere di Donald Trump, è stato arrestato con l’accusa di frode verso centinaia di migliaia di americani con la raccolta fondi “costruisci il muro”. Insieme a lui altri 3 arrestati.
L’associazione “We build the wall”
Steve Bannon è stato arrestato insieme a Timothy Shea, Andrew Badolato e Brian Kolfage con l’accusa di aver frodato centinaia di americani attraverso una raccolta fondi chiamata “We build the wall“. “Noi costruiamo il muro”, il muro lungo il confine meridionale degli Stati Uniti che Trump nella sua campagna 2016 aveva promesso ai suoi elettori.
“We build the wall” è anche il nome dell’associazione cui figura come presidente fondatore Brian Kolfage, uno dei 3 arrestati insieme a Steve Bannon.
La frode di 25 milioni di dollari
La somma a cui ammonterebbe la frode sarebbe più di 25 milioni di dollari, sottratti con l’inganno a centinaia di sostenitori con la promessa di costruire un muro lungo il confine meridionale degli Stati Uniti. Il Distretto Sud di New York accusa i 4 imputati di aver usato centinaia di migliaia di dollari per spese personali.
I pubblici ministeri affermano che Kolfage avrebbe “ripetutamente e falsamente assicurato al pubblico che non avrebbe preso un centesimo di stipendio e che Bannon in passato avesse pubblicamente dichiarato che “We build the wall” fosse un’organizzazione di volontari.
Steve Bannon, l’ex consigliere di Donald Trump
Steve Bannon, ex consigliere di Donald Trump e direttore esecutivo della campagna elettorale del 2016 che lo ha portato alla presidenza. Oltre all’incarico come Presidente del comitato consultivo di “We build the wall” e fondatore di “The movement”, un’organizzazione no profit che promuove il nazionalismo economico e il populismo di destra con sede a Bruxelles.
In un’intervista del 2018 al The Daily Beast dichiarò che anche il risultato delle elezioni italiane che portarono al governo Lega e 5stelle contribuì all’idea di creare un ente no profit per finanziare e diffondere una campagna anti-Ue.
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