L’attrice Sandra Milo quasi 35 anni fa venne coinvolta nell’attentato di Fiumicino: era ai check-in quando spararono, drammatico bilancio.
Una vita lunga e sicuramente non facilissima quella dell’attrice Sandra Milo, che da qualche settimana è tornata come inviata di La Vita in Diretta Estate su Raiuno, insieme alla figlia primogenita, la giornalista Debora Ergas. Tanti i momenti di difficoltà nella vita della donna, che ha anche avuto a che fare con un sanguinoso attentato. Era il 27 dicembre 1985 e si ritrovò coinvolta suo malgrado in una strage avvenuta all’aeroporto di Fiumicino. A colpire furono all’epoca dei terroristi palestinesi.
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Attentato di Fiumicino: drammatici momenti per Sandra Milo
Legati ad Abu Nidal, politico estremista fondatore del Consiglio Rivoluzionario di al-Fatah e in aperto dissenso con Yasser Arafat, i terroristi colpirono quella mattina alle 8.15 sia a Fiumicino che all’aeroporto di Vienna. Furono 16 inclusi i tre terroristi i morti a Roma, molti di meno quelli in Austria: quattro incluso un terrorista. Tra coloro che in quel momento erano fermi al check in c’erano appunto l’attrice musa di Federico Fellini, in compagnia del marito chirurgo Ottavio De Lollis e la figlia Azzurra.
Tutte e tre uscirono illesi da quella tremenda sparatoria effettuata con raffiche di mitra sui passeggeri in coda. Una strage che coinvolse tra gli altri, uccidendoli, il diplomatico statunitense Wes Wessels e il generale Donato Miranda Acosta, addetto militare del Messico in Italia. Oltre ai 16 morti, si registrarono anche 76 feriti. Secondo quanto si apprende, il marito di Sandra Milo non rimase inerme di fronte a quanto stava accadendo. Si legge sulle cronache dell’epoca: “Le ha difese col suo corpo, poi le ha rimandate a casa, è corso in ospedale a curare i feriti”.
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