Le ultime novità sul vaccino contro il Coronavirus: quando sarà pronto, dalla Gran Bretagna arrivano buone notizie sulla distribuzione.
I residenti nel Regno Unito potrebbero essere tra i primi a beneficiare dell’accesso al vaccino contro il Coronavirus. Infatti, nel Paese sono diverse le ricerche sul vaccino che vengono portate avanti. In particolare, l’Università del Surrey potrebbe svolgere un ruolo chiave nella ricerca di un efficace vaccino prodotto in serie. Decine di volontari vengono reclutati per prendere parte a una sperimentazione clinica che si svolge a Guildford, dove ha sede l’università.
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Viene infatti testato un vaccino sviluppato da scienziati dell’Imperial College di Londra. Nella prossima fase di test, oltre 200 persone prenderanno parte a prove umane, che avverranno in sei sedi tra cui l’Università del Surrey a Stag Hill. Il professor Simon Skene, docente e ricercatore dell’università, ha dichiarato: “La sperimentazione dei vaccini nell’uomo è un passo essenziale nella nostra lotta contro virus come Covid-19 e sono entusiasta del fatto che il team del Surrey stia contribuendo a questo importante processo”. Esistono diversi vaccini in fase di sviluppo in tutto il mondo in varie fasi. Questo si basa su un approccio che utilizza filamenti sintetici di codice genetico (chiamato RNA), basato sul materiale genetico del virus.
Tale approccio dovrebbe addestrare il sistema immunitario a rispondere al Coronavirus in modo che il corpo possa facilmente riconoscerlo e difendersi in futuro. I residenti nel Regno Unito e nel Surrey potrebbero essere tra i primi a beneficiare dell’accesso al vaccino, qualora le sperimentazioni dovessero riuscire. L’università con sede a Londra ha costituito una nuova impresa sociale, la VacEquity Global Health (VGH), per portare il suo vaccino nel mondo. Per il Regno Unito e i paesi a basso reddito all’estero, Imperial e VGH rinunceranno ai diritti d’autore e addebiteranno solo modesti costi maggiorati per sostenere il lavoro dell’impresa, accelerare la distribuzione globale e sostenere la nuova ricerca. “Si prevede che il vaccino sarà pronto all’inizio del 2021”, ha spiegato un portavoce dell’Università del Surrey. Decine di milioni i vaccini che potrebbero essere distribuiti sin da subito.
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