Esplosione Beirut, si aggrava il bilancio: i video
Secondo quanto riporta l’edizione mattutina del telegiornale dell’emittente satellitare araba Al-Jazeera, sarebbe salito a più di 100 il bilancio delle vittime dell’esplosione occorsa nella serata di ieri in Beirut, come è possibile evincere da vari video apparsi in rete, l’onda d’urto ha coperto un’area molto amplia. Il rumore è stato avvertito fino alla vicina Cipro. Da sottolineare, sempre attingendo alle informazioni che riporta l’emittente araba, che si contano già più di 4000 feriti che peraltro, secondo quanto riferisce la Croce Rossa, possono essere gestiti con grande difficoltà e con mezzi di fortuna essendo andati completamente distrutti tre ospedali di Beirut e parzialmente distrutti altri due nosocomi della Capitale del Libano.
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Il nitrato di ammonio
Nel frattempo è arrivata anche la conferma ufficiale che la causa dell’esplosione è stato un carico di nitrato di ammonio. Almeno 2750 tonnellate sono deflagrate nella zona del porto. Il pericoloso componente chimico era stato stivato in un magazzino dell’area portuale dopo essere stato confiscato nel 2014 ad una nave mercantile. Da segnalare che oltre al danno dell’esplosione potrebbero essere importanti anche le conseguenze a livello ambientale. Un’esplosione di quel tipo rilascia biossido di azoto che unito al nitrato lascia scorie e tossine che generano esalazioni potenzialmente mortali. Non è ancora chiara la motivazione, si parla di incidente, il premier libanese, Hassan Diab, ma si parla anche apertamente di ordigno, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Un militare italiano ferito
Ricordiamo, infine, che tre i 4000 feriti accertati al momento risulta essere presente anche un militare italiano attualmente di stanza in Libano in quanto impegnato nella missione Unifil attiva nella zona sotto l’egida dell’ONU. Secondo quanto riferiscono fonti del Ministero degli Esteri italiano il militare è stato ferito in modo lieve.